
Seguo lezioni di yoga da remoto da inizio marzo. Per le solite coincidenze del caso mi rimetto in contatto dopo quasi due anni con il maestro con cui praticavo yoga quando vivevo a Milano. Qualche settimana fa mi arriva una sua mail in cui proponeva un weekend sulle Alpi bergamasche per praticare finalmente tutti insieme! Guardo fuori dalla finestra del mio salotto qui in Irlanda e fuori piove. Nonostante sia luglio non avevo ancora preso in considerazione l’idea di tornare in Italia per l’estate. Con tutto l’allarmismo che c’è stavo rimandando a data da destinarsi.
Una settimana dopo ricevo un’altra mail come promemoria, a quel punto penso che tutto sommato, nonostante questi quattro mesi di lockdown mi abbiano un pò intorpidita, penso che sia ancora libera di scegliere e soprattutto di inseguire le mie passioni! E allora senza lasciare spazio ai troppi “forse” e “ma” che già si stavano affollando nella mia mente, chiedo ferie a lavoro e prenoto il volo. E’ proprio vero che non appena mettiamo la propria intenzione in qualcosa tutto il resto quasi si sistema da sé. Quel giorno scrivo a Gabriele, maestro di Yoga-Smart per fargli sapere che avrei partecipato!
Il venerdì successivo ero su un aereo destinazione Italia! Arrivata a Malpensa mi passano a prendere e insieme ci avviamo, destinazione Castione della Presolana. Giunti al paese, la prima persona che incontro è Jhonny, insegnante di Yoga, lui mi sorride, entrambe abbiamo gli occhi che luccicano per l’emozione di conoscerci dopo così tanto tempo, allargando le braccia mi dice “Posso?”, io annuisco e ci abbandoniamo a un abbraccio di quelli che ricorderò perché speciale, corona un momento storico in cui ci troviamo, paragonabile al dopoguerra; credetemi, dopo quattro mesi passati in casa a fare smart working e allenamento da remoto ero in carenza di relazioni umane!
Ho patito in una maniera smisurata il fatto di non essere più circondata da persone se non le mie due coinquiline di cui una è una mia cara amica. La serata prende poi la piega, il verso che tutti possono immaginarsi, a cena raggiungo gli altri, ci presentiamo, ci salutiamo, sono persone che non avevo mai incontrato prima se non in maniera virtuale durante le lezioni sulla piattaforma Zoom. Vi assicuro che mi sentivo totalmente distaccata dalla realtà, probabilmente è la sensazione che i carcerati hanno quando ritornano alla “normalità”. E’ un qualcosa più forte di me e totalmente involontario. Sono a un tavolo di dieci persone e mi guardo attorno, sono felice ma allo stesso tempo smarrita. Il giorno dopo va molto meglio e la domenica ancora di più.
In questi due giorni alterniamo yoga a buon cibo, escursioni in montagna a SPA ma quello che ha reso impeccabile il soggiorno è stata la compagnia! Ci siamo ritrovati a raccontare ognuno la propria storia. In un modo o nell’altro abbiamo tutti fatto i conti con gli eventi e le innumerevoli sfide che si sono presentate lungo il nostro cammino in questi mesi. E ne siamo usciti tutti più forti. Questo cielo, così azzurro…fantastico!
