Mani più sporche e menti più pulite

Che ci crediate o meno, mettere le mani nella terra, togliere le erbacce dal proprio orto o giardino, fa bene alla propria anima. Oggi mentre camminavo per la strada di campagna a fianco a casa, ho incontrato una signora di una certa età, si è subito presentata come una contadina che ha lavorato per una vita intera nei fiori, raccogliendo garofani di ogni colore e varietà. Racconta che ancora oggi quando entra in serra per piantare qualche zucchina o pomodoro o si inginocchia per fare l’erba, è felice.

Sembra troppo semplice per essere così? Prova a passare anche solo una mezz’ora a “sporcarti le mani”. Non per forza hai bisogno di un vero e proprio spazio all’aperto per farlo. Acquista del terriccio e rinvasa alcune piante o semina qualcosa. I benefici sono immediati. La foto qui sopra è stata scattata sul terrazzo di Milano qualche anno fa. Abitavo in questa metropoli trafficata e grigia, il balcone dava proprio sulla strada quindi potete immaginare il rumore, tra macchine, motorini, furgoni e tram! Era uno di quei sabati in cui, a casa dal lavoro, mi prendeva un’inspiegabile agitazione e malessere. Sapevo di avere un’intera giornata per me e nonostante ciò non riuscivo a godermela.

La miglior azione che potessi fare è stata proprio questa. Comprare due piantine di primule, un vaso e del terriccio. Mi raggiunse poi un’amica e finimmo per sorseggiare del vino bianco e a chiacchierare del più e del meno con a fianco un sacco di terriccio e dei bellissimi fiori colorati. Quella mattina la ricordo ancora oggi come piacevole e spensierata.

Clicca e guarda!

Un mare di Felicità!

Oggi è Halloween e Leonardo ha già un mese di vita! Il blog Super Ale on the road continua ad avere motivo di esistere! Certo, ancora per qualche anno non ci vedrete in viaggio con zaino in spalle in giro per il Sud America, ma piuttosto, intenti a riscoprire ogni angolo di questo mondo attraverso gli occhi del nostro piccolino che, manifesta già una spiccata curiosità per tutto ciò che lo circonda!

Leonardo, con te lo scorso fine settimana siamo stati in montagna, per farti assaporare l’aria fresca e l’atmosfera romantica dell’autunno. Foglie dalle sfumature più varie, cadevano tra i ricci ricolmi di castagne. E’ qui che questa estate i tuoi genitori fuggivano ogni mese: ai Cardini (regione Piemonte), e tu eri nel mio grembo beato che ti godevi questi momenti così pieni di trepidante gioia per il tuo arrivo di lì a poco!

Parenti e amici ti hanno dato il benvenuto regalandoti tutine con disegnati orsacchiotti e animaletti simpatici, album di foto, prodotti per il bagnetto, sdraietta, lettino, corredini per la culla e tanto altro. C’è chi bussa ancora alla porta per un saluto, chi ci lascia dell’insalata appena raccolta, chi ci ha portato delle castagne di Molini, una cassetta di frutta e verdura dell’orto, un vasetto di pasta di acciughe e tanto altro… ah i vantaggi di abitare i campagna!! I LOVE IT!

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Il giorno della completezza

Di origine longobardo è il tuo nome

tra gli ingredienti per comporlo c’è anche il coraggio del leone

La tua mamma non poteva che darti questo nome

visto che impavido è il suo cuore

Così d’improvviso ti affacci al mondo

e quanti colori scoprirai nel fare il girotondo

Da Vinci più di tutti fu il noto genio

ma diverso e speciale è il fuoco del tuo dardo

Ben arrivato a te di nome Leonardo!

D.

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Poesia

C’è un mondo tondo dentro di te che cresce sempre più

Racchiude colori e sfumature a te sconosciute per lo più

Già ti vedo cara amica mia con la tua luce ancora più brillante

per illuminare ogni suo giorno da mamma esilarante

Denso di odori primordiali sarà quel giorno

e intenso sarà il suo sguardo scopritore del mondo

Fisserà solo te come un primo amore

e credimi avrà un altro volume il tuo cuore

Quando nasce un bimbo nasce anche una mamma

Auguri splendida Ale!

Milano 2016, viale Pisa, metro Bande Nere

Io e la compositrice di questi versi, ci siamo conosciute in circostanze particolari, più uniche che rare. In quel periodo le nostre vite dovevano intrecciarsi, mescolarsi l’una con l’altra per poter riaffiorare da quell’oblio in cui a volte ci si perde.

A distanza di anni ci risentiamo per caso e con reciproco stupore veniamo a sapere che entrambe siamo mamme!

E così, con carta e penna alla mano, la mia cara amica D. mi dedica questa poesia!

Time is up! Ciao pancia!

Eh si cari amici miei, ormai manca veramente poco alla fine di questa fantastica avventura che è stata la gravidanza! Tra giorni o forse addirittura ore, partirò con il mio adorato trolley verso l’ospedale di Imperia, mi attenderanno al secondo piano reparto di ginecologia e ostetricia, per poi farmi depositare i bagagli nella stanza di degenza e accompagnarmi nella sala parto. Lì farò capriole, rimbalzerò su una palla medica, proverò le posizioni più strane per cercare di assecondare le contrazioni e solo dopo ore e ore di travaglio, si spera si faccia viva una testolina seguita da un minuscolo corpicino!

…mom to be!!!

Forza Leo! La tua mamy e papy ti aspettano a braccia aperte!

Time is up! La nona luna!

Ecco aperte le scommesse! Il piccolo Leo nascerà in concomitanza dell’imminente luna piena o alla scadenza prevista? Solo recentemente ho scoperto che devono passare ben 9 lune dalla data del concepimento, il che sembra essere il mio caso; di conseguenza dovrebbe mancare veramente poco al fatidico PARTO (che non è inteso come, faccio le valigie e parto questa volta AHAH).

Incredibile quanto la parola “parto” sin dalla più tenera età, sia intrisa di sentimenti di ansia, paura e dolore quando le nostre mamme, parenti e conoscenti esordivano con “questa xxx è un parto..e tante, tante altre frasi a proposito!”. E ora che finalmente il giorno è quasi arrivato (un pò come il giorno in cui avevamo appuntamento dal dentista per togliere il dente del giudizio), mi chiedo, cosa aspettarmi?!

Per fortuna un pò di sale in zucca ogni tanto viene in soccorso!

Piuttosto che crogiolarmi in pensieri e preoccupazioni alquanto controproducenti, penso al mio trascorso. Circa 10 anni passati sul tatami a praticare judo mi hanno insegnato rigore, disciplina e presenza così come lo yoga la respirazione e l’atteggiamento mentale a non farsi sopraffare dalle emozioni o cercare di controllarle in qualche modo ma gestirle lasciandole manifestarsi e accettandole, consapevoli che come ogni cosa, sono passeggere e temporanee. In poche parole, questo sembra essere il segreto per affrontare il dolore, nostra preziosa guida, durante il travaglio. Vi saprò dire!

Perle di saggezze a parte, trovo impari il fatto che la parola “parto” venga associata solo e esclusivamente alla donna. Ma qualcuno ci pensa alla creatura che le mamme si portano in grembo? Se per noi è un evento che ci stravolge, ci rivolta come calzini nella centrifuga della lavatrice, sia per il dolore che per l’immensa gioia di conoscere finalmente dal vivo il proprio scricciolino, vogliamo parlare di quanto possa essere altrettanto “forte” per lui?

Al diavolo tutte le dicerie e i “consigli” di chi ci è già passato. Io e il mio piccolo Leo affronteremo coraggiosi, supportati dal futuro papi, questo fatidico, tanto atteso evento!

STAY TUNED!!

Sbrigati a preparare sta valigia!

Così continua a ripetermi la mia cara mamma dal primo giorno in cui sono entrata nel settimo mese. Eh si, non vorrei che fraintendeste il titolo di questo articolo!

Nonostante sia piena estate e tempo di vacanze, questa volta il tanto adorato trolley blu magnetico conterrà il corredo mamma e bimbo necessari il giorno del parto in ospedale 🙂

Da quando la pancia non passa più inosservata le persone attorno a me hanno tutte un occhio di riguardo, attenzione però, non mi riferisco solo a amici, parenti e conoscenti ma soprattutto a perfetti sconosciuti!

Quando vago tra gli scaffali del supermercato, entro in qualche ufficio o cammino per strada, mi trovo davanti a una miriade di sguardi compiaciuti, il più delle volte seguiti da alcune domande standard a cui ormai rispondo per inerzia! “E’ maschio o femmina? Quand’è la scadenza? Sapete già come lo chiamerete?”.

In realtà non è finita qua, perché alcuni non si limitano a queste tre domande preliminari ma iniziano a raccontarmi qualche aneddoto o la propria esperienza in gravidanza. La persona che ha fatto breccia nel mio cuore è Carmela, età 90 anni, incontrata sulle scale di un condominio. Vanta 3 figli di cui 2 gemelli. Ai suoi tempi non esisteva l’ecografia, per cui una volta arrivata in ospedale e aver partorito la prima creatura, l’ostetrica le chiese un ultimo sforzo perché ne mancava ancora uno all’appello!

Prima di concludere l’articolo vorrei condividere con voi il tema acquisti da fare per il primo neonato. La mia dolce metà e io, da bravi genitori premurosi, abbiamo girato in lungo e in largo i vari negozi per bimbi per farci un’idea del necessario da comprare. Palese è stato il tentativo dei vari negozianti di propinarci una lista infinita di oggetti da loro definiti “indispensabili” che solo all’idea di acquistarli tutti non saprei neanche dove metterli! E così l’indomani a mente lucida, ci siamo detti che dopo tutto anche se siamo nel 2022 si può ancora crescere un figlio senza troppe menate!!

D’altronde i bimbi della nostra generazione e non solo, sono cresciuti così!

io da piccola!

Mulini a vento!

Quando soffia il vento del cambiamento alcuni costruiscono muri, altri mulini a vento.

My cat.. Rossino!

Due date:

  • 26 gennaio 2020: vivo in Irlanda, presento le dimissioni per girare con zaino in spalla
  • 26 gennaio 2022: vivo in Italia, scopro di essere in dolce attesa

Cos’è successo nel mentre?! DI TUTTO! “Quando soffia il vento del cambiamento alcuni costruiscono muri, altri mulini a vento.

Ti accorgi che è arrivato il momento di cambiare qualcosa nella tua routine quotidiana quando le ore che scandiscono la giornata non scorrono più in maniera armoniosa ma le lancette dell’orologio, come se gli ingranaggi fossero arrugginiti e usurati, fanno fatica a completare il loro giro.

Due anni fa, assecondando questa sensazione di pesantezza dei giorni che si alternavano con ritmi lenti, decisi di cogliere la palla al balzo e dare una scossa alla mia vita; diedi le dimissioni a lavoro con 4 mesi di anticipo e inizia i preparativi in previsione di un viaggio con zaino in spalla in Sud America. Peccato che poco dopo sia scoppiata un’emergenza sanitaria a livello mondiale che mi ha letteralmente tenuta isolata sulla verdeggiante Irlanda dal momento che avevano addirittura annullato i voli.

Sette mesi dopo ero su un aereo direzione Nizza con in borsa un biglietto di sola andata. Al mio rientro in Italia (abito a due passi dalla Costa Azzurra), mi sono rimboccata le maniche e ho lavorato gli 8 mesi successivi in campagna con i miei genitori, piantando ogni 40 giorni migliaia di girasoli. In primavera ho finalmente trovato un lavoro che appagasse la mia passione per le lingue straniere, per il servizio clienti inteso come abilità a soddisfare le richieste di clienti esigenti in un mercato come quello degli yacht di lusso con tanto di attitudine a risolvere problematiche nel momento in cui si presentano.

La primavera del 2021 è stata più che generosa perché ho anche conquistato il cuore del futuro papà della creaturina che attualmente si diverte a giocare con mani e piedi con il cordone ombelicale nella mia pancia!

Per tirare le somme di questo breve articolo, possiamo passare l’esistenza a pianificare le nostre giornate o i mesi a venire ma la vita è in realtà quello che ci succede mentre siamo intenti a fare altri piani.

Articolo by Super Ale on the Road

Ste & Ale! “Mini me” by Chiara

. . . E tu chi sei?!

Specialmente a chi vive in campagna sarà capitato di ritrovarsi davanti alla porta di casa o dintorni qualche creatura del regno animale che di lì a poco, consenso degli inquilini permettendo, sarebbe diventata parte della famiglia.

A me personalmente è capitato due volte con cuccioli di cane, altre due con mici e una, la più recente, con un uccellino alquanto paffutello e buffo. Lasciate che vi presenti le mie mascotte che, proprio perché arrivate in cerca di una casa in un momento qualunque hanno rapito il mio cuore e ovunque ora siano se ne sono portati via un pezzo con sé!

Il mio preferito è Lucky, un meticcio marroncino dagli occhi affettuosi. Un giorno era capitato di portarlo dal veterinario, lui sistemato sul tavolo da visita, io a fianco a lui; ricordo che non appena aveva sentito il pizzico della puntura di scatto aveva affondato il suo muso tra la mia spalla e il collo, mi aveva fatto talmente tanta tenerezza che ero scoppiata in lacrime. Un paio di anni dopo arriva Bianchina!

Semplice indovinare il colore del suo pelo. Bianchina è un incrocio tra un dogo argentino e un pitbull; un vero e proprio vulcano, inarrestabile e piena di energia. Lei è la preferita della mamma. Pensate, nonostante l’amore a prima vista, la mamma, ovviamente a malincuore, l’aveva portata al canile dopo qualche giorno, era troppo preoccupata per l’indole aggressiva del cucciolo e temeva sarebbe stato un problema tenerla con noi. Aspettate, perché la storia non finisce qua! Il nostro Lucky scappa di casa per via del periodo del calore e viene catturato e portato al canile proprio dove stava Bianchina. E così, dopo averlo cercato per tutta la campagna ci viene in mente di telefonare al canile dove confermano di averlo con loro. L’indomani la mamma rivede la sua Bianchina e lì non resiste, dopo neanche un’ora la family era di nuovo al completo, con i due cagnolini al calduccio in casa tranquilli e beati sulle rispettive brandine.

Ora è il turno della Mimina! Gattino che si fa vivo miagolando alla porta in cerca di cibo. Ma attenzione, nonostante a partire da quel giorno passare da casa nostra diventa tappa fissa, per anni non c’è stato verso di farla entrare. Per via del suo trascorso, a noi sconosciuto, non si fidava dell’essere umano. Oggi, invece, non si schioda di casa; spesso raggomitolata nei suoi cantucci preferiti: la scatola sotto il letto, il cuscino del papà o ancora su una mensola a fianco a un vaso di cristallo, o sui vestiti appena lavati e stirati. Mannaggia a te Mimina!

Per penultimo c’è Rossino, noterete che i nostri amici a quattro zampe hanno tutti nomi molto originali eheh. Quando l’ho visto per la prima volta non potevo credere ai miei occhi, ero appena tornata dall’Irlanda e era come se una parte di quell’isola magica fosse ancora con me. Rossino ha occhioni azzurri e pelo, per l’appunto, rossiccio per cui ricorda a primo impatto lo stereotipo irlandese. Anche lui, abbastanza diffidente, ha iniziato a passare da casa solo per sbaffarsi tutto ciò che c’era nella ciotola, senza nemmeno lasciarsi sfiorare ma nonostante ciò sono affezionatissima a lui perché è troppo tenero!!!! Rossino ora si sbilancia un pò di più, la sera rimane a dormire sull’uscio di caso su un cuscino con sopra strati di calde coperte.

E ora veniamo al dunque con l’ultima new entry! L’uccellino più pacioccone che abbia mai visto. Tutte le sere appena inizia a imbrunire, si appollaia su una tavoletta di legno dipinta a mano sopra la porta d’ingresso e rimane lì fino all’alba. Quando la sera rientro e mi fermo a guardarlo mi fissa e non mi stacca gli occhi di dosso. Anche se, devo ammetterlo, il suo preferito è Steven! Lo vizia con succulenti vermetti dell’orto e miriadi di semini, si proprio quelli di cui vanno ghiotti gli uccellini come lui!

Rinnova il tuo piano!

Rinnova il tuo piano! Super Ale on the road sta per scadere!

Oh no ci risiamo, un altro anno è passato e è arrivato il momento di rinnovare l’abbonamento del blog e il dominio Super Ale on the road. Due anni fa in questo periodo avevo scritto il primo articolo, iniziavo a fantasticare su un viaggio con zaino in spalle direzione Sud America materializzatosi a modo suo nei mesi successivi.

Avevo cambiato di recente casa, tra i vari coinquilini avevo conosciuto un ragazzo colombiano che di lì a poco mi presentò la sua cerchia di amici, tutti suoi connazionali. Per quanto mi riguarda, quel viaggio tanto atteso, iniziò proprio da quel momento. Un paio di sabati ci eravamo visti per cena a casa di qualche suo amico che a turno metteva a disposizione la propria dimora per organizzare una festa; mentre alcuni passavano la serata seduti al tavolo a mangiare empanadas e platano fritto, altri si dilettavano in salotto a ballare scalzi musica latino americana.

Questo viaggio immaginario in Sud America è durato, forse, il tempo che doveva, causa pandemia si è sgretolato tutto, c’è chi non usciva più, chi ha cambiato paese e chi, la sottoscritta, è tornata a casa dopo ben tredici anni!

Postcard by Chiaranicodemo.drawings

In questo momento mi trovo a scrivere da una dolce dimora sopra una collina dalla quale la vista è spettacolare! Vedo il mare blu e su una rocca, Bussana, in lontananza il santuario Sacro Cuore la cui figura è talmente maestosa e solenne che mi ricorda la cattedrale di Santiago de Compostela. Nell’altra stanza c’è Steven, sta finendo l’ennesimo puzzle. Una delle frasi che mi piaceva ripetere quando l’ho conosciuto è “ero a pezzi e tu sapevi fare i puzzle”! Eh si l’amore ha il potere di guarire dalle ferite, “di ricomporre parti dell’anima”. In sottofondo lo schioppettìo del pellet nella stufa e davanti a me, appena appeso nonostante mi sia trasferita qui da più di due mesi, un quadro a me caro.

E’ una riproduzione di un’opera di Botero, artista colombiano, che mi ricorda un pensiero di Paulo Coelho che dice, il vero Cammino di Santiago è la vita di tutti i giorni, la vita è ciò che ti capita mentre sei impegnato a fare altri progetti. To be continued!

Botero